La collana Passaggi di confine, a cura dei Docenti dell'Istituto, raccoglie e pubblica contributi agili e significativi per il confronto dialogico tra la ricerca religiosa e le discipline che hanno a cuore la vita, l'educazione, la dignità di ogni uomo.
Antonio ASCIONE, Sulle tracce del sacro. Introduzione all'antropologia religiosa, 2012.
La pluralità delle manifestazioni religiose, non solo quelle odierne, ma anche quelle del passato, ci dicono che l’uomo è per natura homo religiosus. È difficile per l’osservatore attento trovare nella vita spirituale degli uomini un fattore che abbia svolto, nel corso dei secoli, un ruolo così decisivo come la religione. Lo lasciano intendere i simboli religiosi, i racconti dei miti e le celebrazione dei riti, che costituiscono le costanti del sacro nella storia religiosa dell’umanità. Questo libro vuole perciò introdurre il lettore alla nuova disciplina dell’antropologia religiosa.
Nunzio D'ELIA-Valeria VITALE, L'ambone luogo di formazione e celebrazione della Parola, 2012.
La riforma liturgica ha dato notevole importanza alla Parola di Dio, riconoscendola come indispensabile in ogni celebrazione. Di conseguenza ha assunto un ruolo determinante anche il luogo della proclamazione: l’ambone. Questa ricerca e la conseguente riflessione, prendono spunto dall’esperienza storica e teologica dell’altare della Parola. Tale spazio, nella sua sobrietà e insieme solennità, viene benedetto ed è non solo luogo di proclamazione, ma anche di formazione.
Dario SESSA, Cultura cattolica dell'800 e neotomismo napoletano, 2012.
Questo saggio si propone di offrire una serie di spunti di riflessione per alimentare e arricchire il dibattito sulla cultura cattolica napoletana di fine ottocento, con particolare riferimento al neotomismo napoletano, evidenziando il suo contributo che fu determinante per la fioritura del neotomismo italiano. La scuola napoletana, infatti, si configura come elemento trainante in quella rivisitazione critica del tomismo che caratterizza l'intera cultura cattolica della seconda metà dell'ottocento e che vede nell'enciclica Aeterni Patris, promulgata da Leone XIII nel 1879, la sua più autorevole conferma. La valenza anticonformista, che forse costituì il più forte ostacolo alla sua stessa valorizzazione, si evince nel considerare la radicale e irriducibile contestazione della scuola napoletana nei confronti dei tre orientamenti filosofici più importanti del tempo: hegelismo, kantismo e positivismo.
Alessandro GRIMALDI, Il religioso nella cultura di massa. Da Gesù di Nazareth a Lady Gaga, 2014.
Negli ultimi tempi la dimensione educativa dell'azione ecclesiale è rilanciata insieme ad un auspicabile rinnovamento della prassi credente. La Chiesa è sollecitata ad incontrarsi, senza scontrarsi, con la cultura di massa. In questo testo l'attenzione è rivolta alla trasformazione che subisce il religioso quando viene utilizzato, come insieme di segni che rimandano al sacro, nei prodotti dell'industria culturale. Quale immagine di Gesù emerge dalle pellicole cristologiche, come vengono raccontate le storie dei testimoni della fede dalla fiction televisive, che significato assumono le categorie religiose (il sacerdote, la suora, la corona del Rosario, il crocifisso, etc.) quando vengono utilizzate nei videoclip musicali, negli spot promozionali e nei trailer, sono tutte questioni oggetto di osservazione, soprattutto lì dove questi simboli cristiani si incontrano e si confondono con elementi caratterizzanti altre culture.
Antonio SCARPATO, Una buona morte ma senza eutanasia, 2014.
Lo scopo di questo lavoro è quello di mostrare la reazione dell’uomo dinnanzi all’esperienza sconvolgente e inattesa della morte nella società attuale, quella società dei consumi e del piacere, dove tale esperienza è divenuta terribilmente scandalosa, tanto che l’uomo ha cercato di minimizzarla o finge di ignorarla, ritenendola un rischio per l’esistenza di tutta la società del benessere.
Il Magistero della Chiesa, da parte sua, non ha mai negato che ogni uomo ha il diritto di morire degnamente, nel rispetto della sua innata condizione di creatura plasmata ad immagine del Creatore.
Dario SESSA, L'uomo secondo il disegno di Dio. Temi di Antropologia teologica, 2022
Questo contributo nasce come sussidio didattico per gli studenti che affrontano le complesse problematiche dell’antropologia teologica nel contesto scolastico universitario. Oggetto della trattazione è l’uomo, il medesimo dell’antropologia filosofica, ma occorre chiarire che la prospettiva è completamente diversa. L’uomo non è, infatti, visto “nella prospettiva dell’uomo”, ma “nella prospettiva di Dio”. L’impostazione di fondo che ispira il lavoro è tomista.